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Il Vecchio, il Mare e la Cannabis : Strascichi, Traini e Secche di un Diritto (in Italia) ad Oggi Negato >*

 

 

 

 

 

Leggendo Hemingway >> Pensando alla Cannabis>*

Ricordate il Capolavoro di Hemingway ?

Potreste dire : “Ma che c’entra la Cannabis?!

Vediamo…

C’era un enorme pescespada da tirare fuori dall’acqua, e c’era un uomo, un pescatore, ormai vecchio ma ancora in grado di immaginare di poter vincere su quell’enorme creatura marina, simbolo della forza del mare e dell’eterna sfida dell’uomo contro la potenza della Natura che lo sovrasta.

E poi c’era un ragazzo, affascinato dal carisma del vecchio pescatore, incantato dai suoi racconti, ma anche consapevole della fragilità del vecchio e della necessità di prendere le distanze da lui, di non seguirlo nelle sue illusioni ..

.

E poi il Vecchio non può più aspettare, o forse è il Mare che decide di scatenare il proprio richiamo a cui lui non può resistere.

Il resto è storia nota, il vecchio mette sul piatto la propria vita e gioca le proprie carte vincendo la partita contro il pesce spada.

Si,  ma non contro il mare, che vuole la rivincita .

E così arrivano gli squali a divorare le carni di quell’enorme trofeo e di quel simbolo di vittoria non rimane che un enorme scheletro.

La Sfida si conclude con una sorta di parità.

Non c’è stata Vittoria, è vero. Ma nemmeno sconfitta definitiva.

Il vecchio ha ancora la propria vita , la propria consapevolezza di

uomo e di pescatore.

 

E soprattutto il ragazzo ora sa che ha deciso di seguirlo.

Mi scuserà il grande e immortale Ernest se in questa calda serata di luglio, ci serviamo della forza del suo romanzo per parlare di Cannabis.
E per parlare di un Diritto che in Italia 🇮🇹 è stato cancellato da più di un Trentennio.

Si, perché la storia di quel pescespada attira la mia propensione per le Metafore più di un  elettromagnete.

Mi fa pensare a tutti gli anni di lotta, anche personale, e di impegno, per ribadire un unico concetto, un principio fondamentale:

La Cannabis non è un veleno, non è tossica, è un integratore naturale di una sostanza endogena e come tale contribuisce al benessere cellulare. È quindi un diritto inalienabile dell’essere umano poterla coltivare per il proprio consumo. Punto.

E insieme a me, insieme a 0nAir, tanti altri.

Siamo stati come il Vecchio: ostinati, preparati, determinati e convinti. E … Consapevoli.

Natural Born Healer

La via era quella, il Pescespada c’era e si poteva prendere. Poteva essere nostro. I segnali c’erano tutti. Era questione di tempo. E di fare pressione. Come Marco Pannella per la legge del 74.

Eppure tanti ci davano degli illusi.

Quelli del “tanto in Italia non la legalizzeranno mai” e via dicendo.

Erano come quelli che dicevano al Ragazzo di non farsi illusioni e di lasciare stare quel vecchio pazzo.

Le cose però continuavano ad accadere.

 

Nel mondo si faceva strada la conoscenza scientifica dei Cannabinoidi e del Sistema Endo-Cannabinoide e con essa la Cannabis Re/evolution,

Marijuana States of America

molti Stati Americani legalizzavano l’erba anche per uso ricreativo e l’OMS avviava il processo di riclassificazione del THC.

In Italia si moltiplicavano le Fiere di Settore e diventavano occasione per momenti di confronto e di pensiero collettivo, di azione antiproibizionista diffusa.
Su quest’onda si crea un Gruppo Interparlamentare per la legalizzazione della Cannabis, che arriva a contare più di 190 parlamentari di diversa appartenenza .

…..nel frattempo….
rimaniamo Uomini >*

 

Il Pesce spada era preso, bisognava solo portarlo in porto……

E venne il momento degli squali.

Venne il momento delle ritrattazioni.
Ci fu chi votò contro la propria stessa proposta di legalizzazione. Venne il momento del monopolio di Stato sulla cannabis, il momento di una pessima legge sulla Canapa Industriale. Il momento della Lorenzin e della Canapa Light. Il momento del funerale del THC , il Principio Negato, e con esso del Diritto di Cannabis, quella vera.

All’inizio furono attratti da quella preda ancora viva che si agitava per resistere alla cattura, ma dopo il primo morso fu solo il sangue , o se preferite i soldi, il Profitto e il Potere,  a indicargli la pista da seguire.

Il Diritto veniva fatto a pezzi, il THC considerato ancora come una sostanza tossica,

Persino il Vecchio rischia la vita in quei momenti. E con lui chiunque continui a credere ostinatamente nel proprio Diritto.

Iniziano a circolare voci che sia morto, mangiato dai pesci. Qualcuno arriva a mettere persino in dubbio il fatto che sia partito. E alcuni dicono di averlo visto seduto sul molo a guardare il mare.


E poi, il tempo passa, il tempo che non si può fermare. Arrivano gli anni della Pandemia,

pochi pensano al Vecchio, e chi si azzarda a dargli una possibilità viene preso per pazzo o per idiota.

Ma poi , mentre anche la Pandemia sembra passare, una notizia scuote il cielo come un tuono:

L’OMS ha riclassificato la Cannabis, il THC non è più una droga, anzi ora si parla di “medicina”.

In Italia, nonostante il continuo abbaiare di Salvini, irriducibile caporale proibizionista, DRAGHI

da la delega per le politiche sugli stupefacenti  alla Ministra Dadone  ( ministro alle politiche giovanili), dichiaratamente anti-proibizionista e a favore della legalizzazione della Cannabis, che annuncia di voler convocare la Conferenza Nazionale sulle Droghe che in Italia non si svolge da anni ed anni.

Il Vecchio è vivo, sta tornando a casa.

Pazienza se della polpa del pescespada rimane ben poco.

Nel frattempo in Commissione Giustizia, alla Camera, c’è un Disegno di legge, a firma Magi, che prevede una forma di legalizzazione, e diverse altre proposte. Si cerca la sintesi. Il tempo passa…

In Commissione Giustizia c’è una grande spaccatura, il solito Stallo alla Messicana tra la Lega che vuole un inasprimento delle pene e il movimento 5S che preme per forme di Legalizzazione.

E il PD che cavalca l’onda delle violenze negli istituti di pena per attaccare le posizioni di chiusura della Lega, ma sopra ogni cosa fa testo la decisione dell’OMS recepita dall’ONU: la Cannabis non è una Droga Pesante, anzi ha valenza medica.

La 309 del 90 va comunque cambiata. 

Ed arriviamo a ieri, al momento in cui il Presidente della Commissione Giustizia della Camera ( Mario Perantoni), dopo lunghe tribolazioni presenta in Aula uno scheletro di Legge su cui finalmente avviare la discussione.

 

Uno scheletro appunto.

Ed è quello che abbiamo fotografato qui sotto.

Uno scheletro in 5 punti.

Peccato che la foglia di Marja ne abbia 7.

 

Ma vediamo….

5 punti scritti in “legalese” che rappresentano il contraddittorio compromesso tra l’improrogabile esigenza di depenalizzare le condotte di coltivazione per uso personale legalizzando anche il mercato della cannabis e l’imperativo persecutorio di Salvini e Meloni.

5 punti che sono ben lontani da quel Manifesto Collettivo per la Cannabis che aveva all’inizio ispirato alcune proposte,  in cui si desanziona la coltivazione di 4 piante(?) ma non si parla di quantità di sostanza che si può legalmente detenere. 5 punti che non significano quasi niente, e che di certo non hanno il sapore della vittoria e nemmeno quello della liberazione. 

5 articoli, uno scheletro di legge confusa e infelice, portatrice di un conflitto interiore che è l’emblema di questo Parlamento Italiano.

No, nessun senso di vittoria. Non è come vincere gli Europei a Wembley contro l’Inghilterra.

Semmai una leggera emozione, quella di chi ha sempre saputo che il tempo non lo puoi fermare, e che la Storia arriva sempre là dove le menti ristrette di proibizionisti, benpensanti e conservatori del brutto, non potranno mai mettere piede.

Perché comunque vada,  è ormai chiaro che qualsiasi cosa si riuscirà a portare in porto da questa Legislatura ( sempre che la pausa estiva non faccia liquefare ogni iniziativa come ghiaccioli al sole)  non sarà nient’altro che quel che resta del banchetto di squali che si è consumato negli ultimi anni.

E comunque vada non sarà una vittoria , ma semmai un monito per il futuro.

Un monito e un simbolo, come l’enorme lisca di pescespada che al tramonto il Vecchio riporta con se tornando a casa.

Un Monito per trovare la forza, per non smettere di lottare per il proprio Eterno Diritto alla Felicità,

Un Monito che ci ricordi che se c’è riuscito un Vecchio, da solo, a portare a casa, seppur divorato dagli squali,  quell’enorme pescespada,  allora in tanti, si potrebbe per una volta persino vincere sul Mare e sul suo Potere.

E forse quel giorno, se il Ragazzo raggiungerà il Vecchio, non sarà da solo….>*

Comunque Vada ci Vediamo a Settembre >*

 

 

Comunque vada……: l’8 !!!

Comunque Vada, ancora una volta…

esseì from 0nAir Sea >*

 

 

 

LaGuida per fare l’Olio (di Cannabis) cheAiuta la Vita >*[GoodNews from BuenaVista0nAir’Club]

Si dice che conservare il proprio sguardo sul mondo aiuti a non perdere la vista.

E noi, qui su 0nAir Planet,  ogni tanto per vedere meglio quello che accade nel quotidiano presente, spesso recuperiamo sguardi passati su momenti importanti, momenti vissuti che hanno ampliato i nostri orizzonti visivi e visuali.

Vissuti che ci hanno accompagnato ad attraversare le soglie di nuovi universi di realtà, che ci hanno fatto diventare più grandi prima di tutto nella nostra capacità di vedere e di vivere. 

 

..Vissuti che Aprono Orizzonti e che disegnano Futuro…..

Tutto qui, e, ad 0nAir, non sembra poco >*

Conservare lo Sguardo può salvare la Vista…>*

Ed ecco perché oggi il Direttore ha deciso di riproporci uno di quei momenti, e di condividerlo con quanti di/Voi/Noi/Voi, ci auguriamo in tante/i, avranno voglia, desiderio, interesse e curiosità e piacere di ampliare il proprio sguardo, conservandolo!, su nuove Visioni, Visuali e Vedute;)
In ogni modo stiamo parlando di qualcosa di estremamente interessante: il famosissimo Rick Simpson Oil, l’olio di cannabis, completamente naturale e senza rilevanti effetti collaterali, ormai conosciuto in tutto il mondo e riconosciuto dalla Comunità Scientifica Internazionale e dall’O.M.S. >*  
Rick Simpson ha guarito se stesso da un melanoma metastatico nel 2003 e da allora ha dedicato la sua vita a divulgare le proprietà curative e rigenerative della cannabis, mettendo a disposizione di tutti la sua ricetta originale per l’estrazione dell’olio dalle infiorescenze essiccate.
Egli si è convinto, sulla base della propria personale esperienza e di numerosissimi riscontri clinici lungo l’arco dell’ultimo ventennio, che ingerire oralmente olio di canapa distrugga le cellule tumorali nel corpo  con l’uso topico, può controllare o addirittura curare varie malattie della pelle, quali i melanomi.
Tuttavia, come con qualsiasi sostanza, con un proprio Principio Attivo, può avere alcune controindicazioni e causare effetti collaterali;  fra i tre più importanti citiamo desiderio di cibo, l’euforia, la sonnolenza.
Si tratta di un farmaco estremamente sicuro rispetto ai centinaia di farmaci in commercio, infatti, nessuno è mai morto di cannabis, somministrata in qualsivoglia forma e in qualsiasi quantità.
[√ Tranne l’ormai nota storia del tipo colpito da un baule contenente 150 chilogrammi di pura Ganja scagliato dal settimo piano di un palazzo di pusher in cui stava per svolgersi una retata ∂] 
In questi 20 anni Rick ha trattato con il suo OLIO, pazienti di qualsiasi condizione medica, tra cui: cancro, AIDS, artrite, sclerosi multipla, diabete, leucemia, morbo di Crohn, depressione, osteoporosi, psoriasi, insonnia, glaucoma, asma, ustioni, emicranie, regolazione del peso corporeo, dolore cronico e mutazione cellulare (polipi, verruche e tumori). Buona parte di queste esperienze sono raccontate nel documentario “Run from the cure”, che è stato realizzato da Christian Laurette nel 2008 .  In questo documentario vengono spiegati in modo meticoloso tutti i benefici dell’olio di cannabis. Qui sotto il Link per la Visione Integrale : https://youtu.be/n_ggVZBPdyQ
Ma c’è di più: rendendoci perfettamente conto che, con i tempi che corrono, probabilmente pochi sarebbero in grado di provvedere da se all’estrazione del Rick Simpson Oil, vi proponiamo nell’occasione una breve panoramica dei vari metodi per ricavare l’olio dalla Cannabis, e anche i vari preparati che sono ad oggi prescrivibili e reperibili in molte farmacie galeniche. Parliamo di Preparati che in farmacia si possono acquistare  con ricetta medica*, dato che per l’attuale Legge sugli stupefacenti il THC è classificato come farmaco stupefacente e psicotropo.Pensiamo di fare cosa buona e giusta vista anche la necessità diffusa di fronteggiare attacchi virali e patogeni di vario tipo e vista l’esigenza sempre crescente  di Integratori Naturali che sostengano le nostre Attività Cellulari senza effetti collaterali….

Con il termine “olio di cannabis medicale” si possono intendere diverse preparazioni galeniche con diversi metodi estrattivi e solventi diversi, ed il Medico prescrittore può richiedere qualunque metodica di preparazione, tra quelle lavorabili dal Farmacista.

Per le Estrazioni dell’Olio contenente i Principi Attivi si possono utilizzare tutte le varietà legali di cannabis terapeutica reperibili in Italia:

  • Olandese (Bedrocan, Bediol, Bedrobinol, Bedica e Bedrolite),
  • Canadaese (Pedanios 22/1, 8/8 e 1/12)
  • Italiana prodotta dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze (FM1 e FM2)

Si tratta di Preparazioni Galeniche, ossia realizzate dal Farmacista in Laboratorio. Non è un Farmaco Pre-Confezionato.  

Esistono molteplici modi per prepararlo: con una sola varietà di cannabis, con un mix (blend) di cannabis, con un tipo di olio piuttosto che un altro. 

Lo stesso flacone di olio (esempio 50 ml) può essere fatto più  o meno concentrato a seconda della quantità di cannabis usata (10 grammi di cannabis, 20 grammi, 50 ecc.).

E’ una scelta del Medico e del Paziente e,  là dove il costo della preparazione non viene rimborsato dal sistema sanitario publico, è anche una questione di disponibilità economica.

E, in ultimo, anche se preparato con la stessa quantità di cannabis (es. 5 grammi in 50 ml), ogni Farmacia può avere metodi di preparazione differenti che portano a concentrazioni differenti.

Per questo è sempre fondamentale richiedere  il certificato di analisi dell’olio, che la Farmacia deve sempre eseguire OBBLIGATORIAMENTE.

Detto Questo, >> per capacità estrattiva, sicurezza del solvente e diffusione metodologica le Principali Tecniche Estrattive sono:

A) L’estrazione in olio di oliva (puro, di grado farmaceutico da Farmacopea) che produce un olio di cannabis terapeutico  detto “Cannabis Olive Oil” ottenuto da cannabis farmaceutiche diverse e , con THC in % variabile.
 La via di somministrazione fortemente raccomandata è l’assunzione sublinguale o transgengivale, in modo da bypassare il metabolismo di primo passaggio e permettere di raggiungere elevate concentrazioni nel sangue.

B) L’estrazione in altri oli vegetali (arachidi,  mais, …) tutti di grado Farmaceutico. 

C) L’estrazione in olio MCT (medium chain triglycerides), un olio a base di trigliceridi a catena media costituiti da acidi grassi a media catena che non richiedono l’azione emulsionante dei sali biliari e vengono assorbiti più facilmente. Questi sono più solubili in acqua e attraversano più facilmente lo strato acquoso che bagna il villo intestinale. Somministrati per via orale possono essere assorbiti e idrolizzati direttamente dalla mucosa intestinale senza subire l’iniziale idrolisi enzimatica. 

D) L’estrazione in alcool etilico (puro 96°, di grado farmaceutico da Farmacopea e non alcool alimentare), Cannabis Oil FECO – Full Extract Cannabis Oil  o appunto olio di cannabis Rick Simpson (RSO)/FECO.

*Per tutte queste preparazioni occorre la Ricetta Medica poiché contengono THC in percentuale variabile ma consistente.

Abbiamo Pubblicato la Guida per il Rick Simpson Oil in Collaborazione con il nostro complice Borjs Zimetov (a lui un Abbraccio Gigantesco) 4 anni fa, nel Numero 6 di 0nAir, un numero Speciale con ben 132 Pagine che ci era costato un incredibile mole di lavoro e di impegno.

> > a Borjs arrivi
un Abbraccio >>>>>Gigantesco…>*

Un Numero stampato in 10.000 copie che sono poi state sottratte a Noi/Voi/Noi/Voi(…)  in maniera fraudolenta da una (nota?) grande(?) azienda del settore che doveva farci da “sponsor” e che invece si era trasformata in “cecchino”.

Una Brutta e Passata AVVENTURA, che avrebbe potuto “eliminarci” e che invece ci ha reso mirabilmente più forti.

 

 

…un Complice che si era rivelato un Cecchino…..

 

E la Forza e la Fragranza del 6 e arrivata sino ad OGGI, integra, nonostante le ferite, resistendo ad attacchi vari e tempeste di veleno.

E, da quel numero, attraverso le infinite e spesso imperscrutabili Vie della Forza,  ecco a voi la Guida ( Visuale ; ) per fare l’Olio di Rick, che ti Salva la Vista e ti Aiuta la Vita:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::>*

> > a Borjs arrivi
un Abbraccio >>>>>Gigantesco…>*

…E qualsiasi cosa proviate a fare, fatto in Sicurezza Please!

 

BuonaLettura, Buona Guida, Forza, Coraggio e Sù con la Vista >* 😉

Prendetevi Cura di Voi, Non abbandonate mai il vostro speciale sguardo sul mondo e non perdete il vizio di Essere voi Stessi >*

Ci vediamo con L’8 >*

Nel Frattempo …

…..nel frattempo….
rimaniamo Uomini >*

….Rimaniamo Uomini >*

Redazionale 1/21 from 0nAir Planet >*

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quel Tipo Contromano in Autostrada::::..Intasamenti Democratici, Ingorghi Psico-Sociali e Crisi Profonda della Politica.

E’ vero a prima vista sembrerebbe proprio la famosa storiella del tizio che imbocca contromano l’autostrada e, mentre avanza,  continua a domandarsi come mai tutti quei pazzi vanno controsenso…

Della storiella solitamente  non si  racconta il finale, perché Il finale è proprio quello: il corto circuito, stradale e di senso, tra il piano di realtà del visionario (ubriaco?) automobilista e quello molto più ampio e condiviso di tutti gli altri automobilisti che procedono nella direzione opposta e che si suppone sia quella giusta.  Non c’è neanche nessun riferimento alla segnaletica stradale, alle ipotesi di reato e alle  sanzioni, alcune delle quali molto gravi, cui andrebbe incontro il bizzarro conducente.

La cronaca però ci restituisce la verità di alcune storie realmente accadute, in cui il “visionario” automobilista, il “salmone controcorrente”, veniva fermato, e salvato, dall’intervento della Stradale.

Nel nostro caso non sappiamo ancora come andrà a finire. Ma alcune cose sono già evidenti:

Dopo quasi un anno di Lock Down Psico-Sociale , Economico e Politico, dopo la micidiale sequenza di Decreti Governativi, di vario tipo, misura e colore, che hanno costituito la liturgia* quotidiana dell’italica popolazione〈Isole Comprese〉, la stragrande maggioranza degli adulti, aventi diritto, di questo paese, era in coda a seguire la Station_Wagon del Presidente del Consiglio Giuseppe (I) Conte che ha guidato il corteo governativo a stretto contatto con il Camper Medico dell’ex onomatopeico Ministro della Sanità SPERANZA e le Panda di tutti i colori del Partito Democratico 〈non scriviamo P.D. perché potrebbe sembrare l’acronimo della bestemmia monoteista più antica del mondo!〉.

Certo c’erano anche le macchine gialle del Momento 5 Stelle, con la decappottabile, sfoderabile e double face di DiMaio in bella vista.

Ma era lui, (il) Conte Giuseppe (I) a guidare, tramite i molti pulsanti del volante della sua SW modificata ( con la dotazione dei Servizi Segreti incorporata, che neanche James Bond! …pace all’anima sua…), tutta la grande carovana del lungo serpentone della vita di milioni di cittadini italiani lungo il percorso di questi lunghi, lunghi mesi di pandemia. Una lunga coda………

Così quando all’orizzonte è apparso ancora una volta Matteo Renzi, con la sua SMART Azzurra (con lo Scudetto Tricolore) targata ItaliaViva, e a tutta velocità è avanzato, a colpi di questioni di Principio, in direzione opposta a quella del senso di Marcia Generale,  verso l’ineluttabile punto di impatto ( ovvero l’apertura di una Crisi di Governo), è probabile che almeno una trentina di milioni di Italiane e di italiani, tra i 47 milioni e passa di aventi diritto, anche dall’estero, abbiano avuto un solo pensiero:

” Minchia (…!)*, ci  risiamo. 

Lo sta rifacendo. Sempre lui…

E’ sempre lui.

Ma chi si crede di essere? lui e il suo 4 %, lui e le sue smanie di Rottamazione e di Riforma della Costituzione, lui e le sue manovre, i suoi colleghi dai parenti eccellenti. Lui: lo “sconza gioco” se non vince. Lui, il tizio contromano……

NoWAY?

“Chi si crede di essere?”

Ma che cosa ha in testa?!

Con la Pandemia in casa, con il disastro economico in corso, con il recovery fund plan tutto da scrivere…..e con l’emergenza sanitaria, con i populismi che avanzano e con la Destra che aspetta e che si lecca i baffi……

Ma che cosa ha in testa? Chi si crede di essere?

chi si crede di essere?!

Eppure chi si credeva di essere il vulcanico Matteo R. dovevano pur ben saperlo i compagni del PartitoDemocratico*, che per tante stagioni gli hanno affidato il comando dell’ex gioiosa macchina da guerra, con tributi di fedeltà che nemmeno al Capitano Flint erano tributati dai suoi…..

E dovevano ben saperlo gli alleati 5 stelle, quelli pronti a seguirlo in una sorta di auto-arrembaggio al Galeone del Governo Giallo-Verde e del Nostromo Nero  e Ministro dell’Inferno Matteo S., pretendente al Comando Assoluto.

Era stato proprio lui, il Tizio contro Mano, a suonare l’Allarme contro l’altro Matteo, quello cattivo, e contro le sue smanie sovraniste e le sue ambizioni di pieni poteri. Lui a proporre una alleanza visionaria pur di frenare l’avanzata della destra. Lui a lanciare l’idea di una Lega anti Lega proprio agli acerrimi nemici 5 stelle. Lui, di fatto, a varare il Conte Bis……..

Ricordiamo quel momento. Perché per la prima volta da che ricordiamo ci trovammo d’accordo, anzi di più, in ecosintonia con il famigerato Matteo R.

Non capita spesso qui su 0nAir Planet.

Non era mai capitato da che memoria e coscienza ci assiste……

Eppure….

Segui l’idea, -diciamo qui- e non la persona. E l’idea era giusta, anzi indispensabile in quel momento. 

E tutti a dire : ” si, però, lui è un gran furbone, così rientra nel gioco di governo e di potere…..”

Si, però l’idea è giusta…….

Poi il Conte Bis è andato, ha provato a camminare, ma era chiaro che i primi passi, lunghi mesi anche quelli, non potevano che disegnare un percorso di ri-attraversamento delle malefatte dell’ex alleato, ex ministro dell’interno, ex leader del governo Giallo/Verde Matteo S.

E poi, tanto nulla, a parte un discutibile reddito di cittadinanza e una rivedibile riforma della giustizia. Nulla, condito dal niente politico, culturale, progettuale. La sostanza del niente condita da una abbondante spruzzata di IDEALE, fornita dalla storia dell’avvocato del popolo che è devoto a Padre Pio e che si ritrova da un giorno all’altro, per chissà quale mistica dinamica trascendentale a diventare Presidente del Consiglio della sedicente VII Economia Mondiale. E che ha mandato a cagare Matteo S. in mondo visione in un discorso che rimarrà nella storia dei discorsi e delle mandate a cagare in mondo visione di tutti i tempi.

Troppo bello per essere vero. 

Troppo vero dunque per non essere bello(?!).

E quindi tutti, anche gli antagonisti professionisti, quelli a sinistra della sinistra della sinistra, i difensori del popolo con pedigree immacolato, quelli del pensiero laico, gli intellettuali critici, gli scettici, i militanti dell’Italia vera Siamo Noi, tutti, a seguirlo, anche quando, sul nulla che dicevamo prima e sul governo che lo produceva, pioveva dal cielo la questione del Corona Virus…….

 

…l’idea giusta

Tutti a seguirlo DPCM dopo DPCM, discorso dopo discorso, Zona rossa dopo Zona rossa, Lock-Down after Lock-Down….

Molto Down….E molto, ma molto, Lock…….

Sino allo stravolgimento sostanziale, per come la vediamo noi, della sostanza del dettato costituzionale del nostro paese. Sino alla trasformazione dell’alto Ufficio di Responsabilità’ Istituzionale contenuto nel suo ruolo , in un momento oggettivamente delicatissimo, in una pantomima mediatica da preside di una scuola media che vuole fare il simpatico con i ragazzi.

Dobbiamo sorvolare sul dettaglio di tutte le riflessioni, anche tecniche, sull’inconsistenza e sull’inadeguatezza dell’operato di questo governo durante questa Pandemia Virale, perché ci preme tornare al finale della nostra storiella, e a dirla tutta perché dobbiamo ancora cenare e si è fatta una certa;). Ma, mentre scorrono i dati sul voto di fiducia al Senato, una cosa vogliamo farla notare: oggi nel suo discorso al Senato, il buon Conte, tra i vari punti della sua apologia ha fatto riferimento al carico di dovere governare un momento in cui i cittadini hanno dovuto confrontarsi con “paure primordiali”, angosce di altri tempi, con il rischio della vita…..

Ebbene proprio quello c’è sembrato il limite più grave di questo esecutivo. Indipendentemente da come andrà a finire. Quello di avere fallito prima di tutto nella Comunicazione inerente alla dignità di quella stessa Vita che le persone hanno iniziato a sentire a rischio……

Di avere fallito nel riuscire a trasmettere quella forza di cui la gente aveva bisogno, quella stessa forza che la gente cui appartiene ha delegato ai propri rappresentanti e all’esecutivo che ne è l’espressione. Quella stessa forza che è l’anima della nostra Costituzione e che è….

…l’idea giusta

la Sostanza della Politica. La stessa Politica, in nome della quale (almeno a parole),  il famoso “tipo contro mano” ha attaccato il corteo governativo………

 

Lo stesso Principio in virtù del quale, indipendentemente da come andrà a finire, ci troviamo in sintonia con chi dice non basta essere meno peggio degli altri e guidare prudentemente e magari onestamente nella direzione verso cui guarda la maggioranza, non basta suonare il clacson per radunare le mandrie. Ci vuole un progetto più ampio, ci vogliono visioni più estese di quelle di una mistica personale, ancorché genuina. 

E per concludere la nostra storia: siamo sicuri che il pericolo più grave sia il “solito tipo contro mano….” ? Cosa succederebbe se osservando con attenzione l’ambivalente segnaletica stradale ci si accorgesse che ad essere nella direzione “errata” fossero i mille e non l’uno?

Colpo di scena?

Cosa penseremmo se poi allargando l’inquadratura sull’autostrada ci rendessimo conto che c’è stata una “deviazione sbagliata” chilometri e chilometri prima?!

Ancora non lo sappiamo, però forse è il caso di cercare lo svincolo più vicino e dare una buona occhiata alle carte stradali, e tramite un attenta verifica, anche elettorale, riconcepire un nuovo percorso……

L’idea sembra giusta.

Con buona pace del Covid naturalmente………

E allora stavolta non sarà la Polstrada a salvare l’ubriaco in controsenso da una fine disastrosa, ma forse sarà proprio lui, l’uomo al volante, contromano a risvegliare un pò tutti dai postumi di una sbornia da VIRUS che ha ubriacato anche troppo la nostra, in fondo giovane, DEMOCRAZIA.

E poi, chi lo sa?, forse non tutti i Matteo vengono per nuocere…..;)

ℑ esseí from 0nair Planet 

 

 

 

 

 

19 Dicembre 2019: Amanti della Cannabis, Segnatevi Questa Data!

A quanto pare l’aria di Natale, quest’anno, ha portato a qualcuno una buona dose di coraggio e di determinazione per iniziare a sanare una delle piaghe più infette del nostro ordinamento penale: la L.309/90>*

Ancora una volta, dove la Politica non osa e dove non arriva la forza dei Movimenti Civili, arriva la nostra Costituzione a salvarci attraverso una Giurisprudenza moderna e democratica……

E così c’hanno pensato le Sezioni unite penali della Cassazione nell’udienza del 19 dicembre scorso, chiamata a esprimersi su un ricorso presentato il 21 ottobre, a decidere che Coltivare Cannabis in casa, se le piante sono poche e per uso personale, non è reato, sancendo, attraverso quanto deliberato Giovedì 19 Dicembre 2019, che:

non configurano reato “le attività di coltivazione di minime dimensioni svolte in forma domestica, che, per le rudimentali tecniche utilizzate, lo scarso numero di piante, il modestissimo quantitativo di prodotto ricavabile, la mancanza di ulteriori indici di un loro inserimento nell’ambito del mercato deglistupefacenti, appaiono destinate in via esclusiva all’uso personale del coltivatore”. 

Viene dunque sostenuta, in maniera unitaria,  la tesi per cui il bene giuridico della salute pubblica non viene in alcun modo pregiudicato o messo in pericolo dal singolo assuntore che decide di coltivare per se’ qualche piantina, e quindi  non costituirà più reato coltivare in minime quantità la cannabis in casa.

La Corte costituzionale che già in passato era intervenuta più volte sul tema, aveva sin qui sposato una linea rigorosa, basata su un semplice principio: la coltivazione di cannabis è sempre reato, a prescindere dal numero di piantine e dal principio attivo ritrovato dalle autorità e anche se la coltivazione avviene per uso personale.

Si affermava che “la condotta di coltivazione di piante da cui sono estraibili i principi attivi di sostanze stupefacenti” potesse “valutarsi come ‘pericolosa’, ossia idonea ad attentare al bene della salute dei singoli per il solo fatto di arricchire la provvista esistente di materia prima e quindi di creare potenzialmente più occasioni di spaccio di droga”.

E questo orientamento, tranne qualche sentenza isolata e “controcorrente” come quella del 2011, dove si affermava che una sola pianta di cannabis non può essere considerata ‘offensiva’ dato che “non è idonea a porre in pericolo il bene della salute pubblica o della sicurezza pubblica” , ha sin qui prodotto una giurisprudenza bloccata sull’assioma proibizionista, peraltro perfettamente sposato dalla linea della Consulta che con la decisione del 9 marzo 2016 aveva tirato il cappio al riconoscimento del Diritto di Coltivazione di Cannabis per Uso Personale.

Ora il cambio di rotta sembra evidente, e se non c’è proprio un ribaltamento del principio di colpa proibizionista, almeno ci pare di intravedere un punto di svolta nel lungo cammino della Liberazione del Principio (attivo!) negato (leggi THC).

E adesso, in questi giorni di pranzi di festa e di cene natalizie, dopo avere gustato l’antipasto della massima provvisoria emessa dalla Corte dopo l’udienza del 19 dicembre, attendiamo “sens’ansia & senza stress” le motivazioni della pronuncia, per potere, magari, brindare, insieme all’anno che verrà, anche al Tempo Nuovo del Diritto di Cannabis in Italia.

esseì from 0nAir Planet >*

 

 

Online il NumeroCinque*>Rivelazione

I n  v i s t a  d e l l ‘ u s c i t a  del NumeroSette che segna un nuovo ciclo editoriale e inaugura la nuova versione di OnAir, pubblichiamo online il pdf integrale NumeroCinque*>Rivelazione
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Uscito nel 2016 e disponibile anche online il NumeroQuattro*>Il Seme Giusto

A t t u a l m e n t e   i n   D i s t r i b u z i o n e   i n   E d i c o l a (by AENNE PRESS DISTRIBUTORE) e nei GROW-SHOP (by I-grow DISTRIBUTOR)  IL NUMERO QUATTRO di OnAir “IL SEME GIUSTO” al nuovo prezzo straordinario e politico di 0,99 cent dedicato ai Semi di Cannabis (indica, Ruderalis, Sativa) e alle Piante che ne derivano, preziosissima risorse per moltissimi utilizzi, soprattutto quello MEDICO. 
In questo numero anche:
La Carta dei Diritti 
La ricetta del Rick Simpson Oil
L’impresa di Paradise Seeds in Cile
report su “A che punto è la Notte?” 
e interventi dell’Avv. Carlo Alberto Zaina, Mario Capanna, Marcello Baraghini & Tante Visioni Alternative dell’Essere
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REPORT SPANNABIS>Barcellona*11-13 |mar|2016

A  B a r c e l l o n a ,  z o n a  C a t a l u n y ala fiera più appassionata del continente ha chiuso ieri i battenti con un incremento di pubblico e di espositori.
OnAir ha incontrato gli organizzatori e rilancia la propria partecipazione per l’edizione ventura.
Siamo testimoni di una grande impresa manageriale, di una location, la Feira de Cornella, funzionale e ottimamente collegata, e di una sintonia eccellente tra Evento e Città: praticamente tutto quello che è mancato e attualmente manca agli Eventi Italiani nel settore della Cannabis/Canapa.
Inizio a digerire un po’ di esperienza di Spannabis, partendo dalle questioni di “pancia” o di stomaco, se preferite….
Non si è mangiato bene in Spannabis, anzi il ristorante interno ha mandato in panchina qualcuno, mentre qualcun altro si è salvato per “istinto d’OnAir”…
Gli stand esterni per la ristorazione invece non erano molto differenti da quelli di qualsiasi Fiera, ad eccezione per gli onnipresenti napulitani di SativaAlimentare. E questo riporta a quello che dicevo qualche giorno fa ad un amico olandese, cioè che, al di là dei numeri, il clima migliore in fatto di fiere cannabiche italiane si respira al sud (vedi CanapainMostra di Napoli) dove l’armonia tra alimentare, industriale e cannabico é sempre stata una marcia in più, e dove c’è una reale possibilità di mangiare bene e di stare bene in zone relax esterne degne di tale nome.

Credo che il volume di affari della Spannabis farebbe impallidire il Bilancio di qualche piccola cittadina italiana. Eppure i momenti di relax e di PuraBuonaVibra non sono mancati. Ed è stato magico sentirsi a casa, anche lontani da casa.

Intanto però il nostro saluto va a tutti gli amici che abbiamo incontrato, alcuni per la prima volta, e a quelli con cui non abbiamo fatto in tempo a parlare…ma si sa com’è: nave che tarda porta carico!!!
Appena tornati in postazione, a fine settimana, pubblicheremo un più approfondito SPANNABIS/OnAir FULL REPORT, con le nostre riflessioni, qualche aneddoto, e la montagna di immagini supernice che abbiamo raccolto. Cercherò di trasmettervi tutto quello che vive nel grande mondo Spannabis con il Visual Report Completo e con il BARCELLONA CSC SOCIAL REP >> by SecretWindows of OnAir…a metà Aprile sul N.5 – PORTATE PAZIENZA-NOI PORTIAMO IL RESTO –
A presto dunque…e occhio all’orizzonte! 
http://spannabis.com/barcelona/
Ma vi voglio lasciare con un’ultima riflessione:
Sbaglia chi pensa che si possano separare le ragioni e gli interessi della CANAPA ALIMENTARE E INDUSTRIALE da quelle della CANNABIS LUDICA o MEDICALE.
E sbaglia ancor di più chi percepisce il Movimento per il DIRITTO DI CANNABIS addirittura come un problema per il settore industriale.
Perché la pianta è UNA.
…e UNA è la questione centrale di diritto e di civiltà. Diritto di informazione e di libera circolazione del sapere…e chiaramente DIRITTO UNIVERSALE DI AUTOCOLTIVAZIONE.
E poi riflettiamo: la canapa alimentare non ha THC, eppure è sempre discriminata e occultata come risorsa; così come è occultata la verità scientifica sulla a-tossicità del THC e la sua assoluta necessità per contrastare ed eliminare i tumori.
Un unico punto: l’occultamento della verità!
Per questo è sorto OnAir: per SPRIGIONARE REALTA’