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Il Vecchio, il Mare e la Cannabis : Strascichi, Traini e Secche di un Diritto (in Italia) ad Oggi Negato >*

 

 

 

 

 

Leggendo Hemingway >> Pensando alla Cannabis>*

Ricordate il Capolavoro di Hemingway ?

Potreste dire : “Ma che c’entra la Cannabis?!

Vediamo…

C’era un enorme pescespada da tirare fuori dall’acqua, e c’era un uomo, un pescatore, ormai vecchio ma ancora in grado di immaginare di poter vincere su quell’enorme creatura marina, simbolo della forza del mare e dell’eterna sfida dell’uomo contro la potenza della Natura che lo sovrasta.

E poi c’era un ragazzo, affascinato dal carisma del vecchio pescatore, incantato dai suoi racconti, ma anche consapevole della fragilità del vecchio e della necessità di prendere le distanze da lui, di non seguirlo nelle sue illusioni ..

.

E poi il Vecchio non può più aspettare, o forse è il Mare che decide di scatenare il proprio richiamo a cui lui non può resistere.

Il resto è storia nota, il vecchio mette sul piatto la propria vita e gioca le proprie carte vincendo la partita contro il pesce spada.

Si,  ma non contro il mare, che vuole la rivincita .

E così arrivano gli squali a divorare le carni di quell’enorme trofeo e di quel simbolo di vittoria non rimane che un enorme scheletro.

La Sfida si conclude con una sorta di parità.

Non c’è stata Vittoria, è vero. Ma nemmeno sconfitta definitiva.

Il vecchio ha ancora la propria vita , la propria consapevolezza di

uomo e di pescatore.

 

E soprattutto il ragazzo ora sa che ha deciso di seguirlo.

Mi scuserà il grande e immortale Ernest se in questa calda serata di luglio, ci serviamo della forza del suo romanzo per parlare di Cannabis.
E per parlare di un Diritto che in Italia 🇮🇹 è stato cancellato da più di un Trentennio.

Si, perché la storia di quel pescespada attira la mia propensione per le Metafore più di un  elettromagnete.

Mi fa pensare a tutti gli anni di lotta, anche personale, e di impegno, per ribadire un unico concetto, un principio fondamentale:

La Cannabis non è un veleno, non è tossica, è un integratore naturale di una sostanza endogena e come tale contribuisce al benessere cellulare. È quindi un diritto inalienabile dell’essere umano poterla coltivare per il proprio consumo. Punto.

E insieme a me, insieme a 0nAir, tanti altri.

Siamo stati come il Vecchio: ostinati, preparati, determinati e convinti. E … Consapevoli.

Natural Born Healer

La via era quella, il Pescespada c’era e si poteva prendere. Poteva essere nostro. I segnali c’erano tutti. Era questione di tempo. E di fare pressione. Come Marco Pannella per la legge del 74.

Eppure tanti ci davano degli illusi.

Quelli del “tanto in Italia non la legalizzeranno mai” e via dicendo.

Erano come quelli che dicevano al Ragazzo di non farsi illusioni e di lasciare stare quel vecchio pazzo.

Le cose però continuavano ad accadere.

 

Nel mondo si faceva strada la conoscenza scientifica dei Cannabinoidi e del Sistema Endo-Cannabinoide e con essa la Cannabis Re/evolution,

Marijuana States of America

molti Stati Americani legalizzavano l’erba anche per uso ricreativo e l’OMS avviava il processo di riclassificazione del THC.

In Italia si moltiplicavano le Fiere di Settore e diventavano occasione per momenti di confronto e di pensiero collettivo, di azione antiproibizionista diffusa.
Su quest’onda si crea un Gruppo Interparlamentare per la legalizzazione della Cannabis, che arriva a contare più di 190 parlamentari di diversa appartenenza .

…..nel frattempo….
rimaniamo Uomini >*

 

Il Pesce spada era preso, bisognava solo portarlo in porto……

E venne il momento degli squali.

Venne il momento delle ritrattazioni.
Ci fu chi votò contro la propria stessa proposta di legalizzazione. Venne il momento del monopolio di Stato sulla cannabis, il momento di una pessima legge sulla Canapa Industriale. Il momento della Lorenzin e della Canapa Light. Il momento del funerale del THC , il Principio Negato, e con esso del Diritto di Cannabis, quella vera.

All’inizio furono attratti da quella preda ancora viva che si agitava per resistere alla cattura, ma dopo il primo morso fu solo il sangue , o se preferite i soldi, il Profitto e il Potere,  a indicargli la pista da seguire.

Il Diritto veniva fatto a pezzi, il THC considerato ancora come una sostanza tossica,

Persino il Vecchio rischia la vita in quei momenti. E con lui chiunque continui a credere ostinatamente nel proprio Diritto.

Iniziano a circolare voci che sia morto, mangiato dai pesci. Qualcuno arriva a mettere persino in dubbio il fatto che sia partito. E alcuni dicono di averlo visto seduto sul molo a guardare il mare.


E poi, il tempo passa, il tempo che non si può fermare. Arrivano gli anni della Pandemia,

pochi pensano al Vecchio, e chi si azzarda a dargli una possibilità viene preso per pazzo o per idiota.

Ma poi , mentre anche la Pandemia sembra passare, una notizia scuote il cielo come un tuono:

L’OMS ha riclassificato la Cannabis, il THC non è più una droga, anzi ora si parla di “medicina”.

In Italia, nonostante il continuo abbaiare di Salvini, irriducibile caporale proibizionista, DRAGHI

da la delega per le politiche sugli stupefacenti  alla Ministra Dadone  ( ministro alle politiche giovanili), dichiaratamente anti-proibizionista e a favore della legalizzazione della Cannabis, che annuncia di voler convocare la Conferenza Nazionale sulle Droghe che in Italia non si svolge da anni ed anni.

Il Vecchio è vivo, sta tornando a casa.

Pazienza se della polpa del pescespada rimane ben poco.

Nel frattempo in Commissione Giustizia, alla Camera, c’è un Disegno di legge, a firma Magi, che prevede una forma di legalizzazione, e diverse altre proposte. Si cerca la sintesi. Il tempo passa…

In Commissione Giustizia c’è una grande spaccatura, il solito Stallo alla Messicana tra la Lega che vuole un inasprimento delle pene e il movimento 5S che preme per forme di Legalizzazione.

E il PD che cavalca l’onda delle violenze negli istituti di pena per attaccare le posizioni di chiusura della Lega, ma sopra ogni cosa fa testo la decisione dell’OMS recepita dall’ONU: la Cannabis non è una Droga Pesante, anzi ha valenza medica.

La 309 del 90 va comunque cambiata. 

Ed arriviamo a ieri, al momento in cui il Presidente della Commissione Giustizia della Camera ( Mario Perantoni), dopo lunghe tribolazioni presenta in Aula uno scheletro di Legge su cui finalmente avviare la discussione.

 

Uno scheletro appunto.

Ed è quello che abbiamo fotografato qui sotto.

Uno scheletro in 5 punti.

Peccato che la foglia di Marja ne abbia 7.

 

Ma vediamo….

5 punti scritti in “legalese” che rappresentano il contraddittorio compromesso tra l’improrogabile esigenza di depenalizzare le condotte di coltivazione per uso personale legalizzando anche il mercato della cannabis e l’imperativo persecutorio di Salvini e Meloni.

5 punti che sono ben lontani da quel Manifesto Collettivo per la Cannabis che aveva all’inizio ispirato alcune proposte,  in cui si desanziona la coltivazione di 4 piante(?) ma non si parla di quantità di sostanza che si può legalmente detenere. 5 punti che non significano quasi niente, e che di certo non hanno il sapore della vittoria e nemmeno quello della liberazione. 

5 articoli, uno scheletro di legge confusa e infelice, portatrice di un conflitto interiore che è l’emblema di questo Parlamento Italiano.

No, nessun senso di vittoria. Non è come vincere gli Europei a Wembley contro l’Inghilterra.

Semmai una leggera emozione, quella di chi ha sempre saputo che il tempo non lo puoi fermare, e che la Storia arriva sempre là dove le menti ristrette di proibizionisti, benpensanti e conservatori del brutto, non potranno mai mettere piede.

Perché comunque vada,  è ormai chiaro che qualsiasi cosa si riuscirà a portare in porto da questa Legislatura ( sempre che la pausa estiva non faccia liquefare ogni iniziativa come ghiaccioli al sole)  non sarà nient’altro che quel che resta del banchetto di squali che si è consumato negli ultimi anni.

E comunque vada non sarà una vittoria , ma semmai un monito per il futuro.

Un monito e un simbolo, come l’enorme lisca di pescespada che al tramonto il Vecchio riporta con se tornando a casa.

Un Monito per trovare la forza, per non smettere di lottare per il proprio Eterno Diritto alla Felicità,

Un Monito che ci ricordi che se c’è riuscito un Vecchio, da solo, a portare a casa, seppur divorato dagli squali,  quell’enorme pescespada,  allora in tanti, si potrebbe per una volta persino vincere sul Mare e sul suo Potere.

E forse quel giorno, se il Ragazzo raggiungerà il Vecchio, non sarà da solo….>*

Comunque Vada ci Vediamo a Settembre >*

 

 

Comunque vada……: l’8 !!!

Comunque Vada, ancora una volta…

esseì from 0nAir Sea >*

 

 

 

A CHE PUNTO E’ LA NOTTE? Palermo>*12|12|15

I n c o n t r o / d i b a t t i t o  s u l  Tramonto del Proibizionismo e sul Diritto di Cannabis in Italia e video presentazione del Medical Cannabis Bike Tour e della prossima edizione del 2016.
Ad un anno dalla nascita di OnAir e a sei mesi dalla presentazione della nuova Legge sulla Cannabis ad opera dell’Intergruppo Parlamentare,con un occhio agli scenari internazionali, al modello dei Cannabis Social Club ed alle potenzialità industriali della coltura di Canapa/Cannabis in Sicilia,prospettate nel Progetto CA.T.A.R.SI. (Canapa Alimentare e Tessile Risorsa Sicilia).
Teatro Garibaldi alla Kalsa di Palermo
“A CHE PUNTO E’ LA NOTTE?”
P R O G R A M M A
E’ previsto l’intervento di esperti del settore, associazioni, imprese di categoria, avvocati, medici, pazienti in cura con la Cannabis, parlamentari, botanici, coltivatori, psicologi, giornalisti, scrittori, attivisti e semplici cittadini interessati a saperne di più su questa straordinaria pianta. Il punto che si tratterà sarà quello del diritto italiano che da anni non acquisisce le nuove prove scientifiche sulla natura della cannabis e dei cannabinoidi e che continua ad assimilare la cannabis alle sostanze stupefacenti nonostante le indicazioni della comunità scientifica internazionale, della comunità europea e persino dell’Oms e dell’Onu. Nel corso della serata verrà inoltre presentato il progetto Medical Cannabis Bike Tour Foundation, un’organizzazione no-profit che raccoglie fondi per la ricerca sulla cannabis medica.
Il tour 2015 ha raccolto oltre 100.000 euro grazie alla sponsorizzazione di aziende del settore e sta conducendo una campagna di crowdfunding attraverso Walacea. Negli ultimi tre anni, il MCBT ha raccolto oltre 250.000 euro per la ricerca sulla cannabis e le sue qualità anti-cancro percepite, ed è stato documentato un rallentamento della crescita del tumore e l’uccisione delle cellule tumorali. Dopo una breve storia della fondazione e delle edizioni precedenti e la visione di video del MCBT, verrà lanciata la nuova edizione del 2016 con la raccolta di eventuali adesioni e sponsor. Infine si discuterà delle prospettive di una filiera della canapa e della cannabis medicale sul territorio siciliano, con la presenza di autorità e di associazioni di categoria. Alcuni degli ospiti e delle associazioni presenti: Mario Capanna, Gaspare Nuccio, Alberto Mangano, Giuseppe Nicosia, Avv. Carlo Alberto Zaina, Alex Raudino, Nino Caleca, Massi Derviso, ASCIA, FREE WEED, Canapa Info Point, Associazione Cannabis Cura Sicilia, MCBT…
Chiusura di serata con after-party presso l’associazione I Candelai.

A che punto è la notte_after party

Secret Cup>*Napoli*15|feb|15

Secret Cup 2015

Cover

-La SECRET CUP è un momento di CONFRONTO tra amanti della coltivazione-

Lo spirito dell’iniziativa punta a generare, attraverso uno scambio libero di informazioni, di pratiche e di sapere, un valore formativo collettivo ed una crescita comune.

C’è un Antiproibizionismo di facciata

Un'”attivismo facile”, all’acqua di rose, fatto per tendenza, per moda o, peggio, per convenienza personale. E’ un tipo di impegno questo che di solito termina quando inizia la necessità di andare sino in fondo, di metterci il cuore, di superare i limiti ristretti del proprio cervello & del proprio orticello

-La SECRET CUP NON è TUTTO QUESTO-

Secret Cup
Ed è con PROFONDO ORGOGLIO CANNABICO che
OnAir –Visioni&Rivoluzioni x Rigenerare il Pianeta- Exclusive Media Sponsor dell’Evento,
NE ANNUNCIA LO SVOLGIMENTO per il prossimo mese di FEBRAIO a Napoli::::::::::::::::::::::: >*

NON MANCATE, se potete

 Secret Cup ita

Liberarsi dai vampiri>*

Liberiamoci anche in Italia dai parassiti che infestano la nostra macchina del DIRITTO e la NOSTRA ECONOMIA.
LIBERIAMOCI DAI …VAMPIRI PROIBIZIONISTI >*
NON è MAI TROPPO TARDI PER SPRIGIONARE L’ENERGIA DELLA LUCE….NON è MAI TROPPO TARDI PER TORNARE A RIVEDERE IL SOLE >*

contro i vampiri
In tutto il mondo sono evidenti i disastrosi effetti della cosiddetta “guerra alla droga”. Il proibizionismo in ottanta anni di politiche assolutistiche e repressive ha prodotto più danni di quanto l’oppio avrebbe potuto produrne in mille anni. Sulla Cannabis poi oltre il fallimento di qualsiasi impostazione proibizionistica c’è da segnalare come già da tempo, da quasi un ventennio, negli USA e in Europa si è preso atto dell’esigenza di considerare i CANNABINOIDI per quello che sono: una classe di sostanze, che hanno un corrispettivo endogeno, essenziali per il benessere psico-fisico-cellulare dell’organismo umano. E di considerare la CANNABIS per quello che è: una pianta UNICA dalle innumerevoli potenzialità, nutritive, energetiche, mediche, industriali…
Solo negli USA negli ultimi anni questa inversione di tendenza ha sprigionato un economia da 4/5 miliardi di dollari. Il proibizionismo è una patologia dell’economia democratica. Una forma di parassitismo istituzionale che brucia risorse e vite umane e produce buchi da milioni di euro. Liberiamoci anche in Italia da questo “cancro” della democrazia. L’Europa lo richiede ormai da anni ai nostri politici, e presto noi tutti pagheremo una salata multa per le condizioni non dignitose delle prigioni italiane, che sono piene di persone arrestate per cannabis!
Liberiamoci anche in Italia dai parassiti che infestano la nostra macchina del DIRITTO e la NOSTRA ECONOMIA.
LIBERIAMOCI DAI …VAMPIRI PROIBIZIONISTI >*
NON è MAI TROPPO TARDI PER SPRIGIONARE L’ENERGIA DELLA LUCE….NON è MAI TROPPO TARDI PER TORNARE A RIVEDERE IL SOLE >*

Il Growing come percorso di Liberazione Personale

La LIBERTA’ viene dal nostro cuore, lo scopriamo ogni giorno, quando di fronte alle IMPOSSIBILITA’ dettate dal SISTEMA ESTERNO, decidiamo invece di lottare e di inventarci un modo per NON SMETTERE DI ESSERE NOI STESSI.

E’ una lotta combattuta istante per istante, prima di tutto dentro di noi, contro le nostre funzioni negative, E’ una lotta “trasformativa” la cui arma principale consiste nella capacità di diventare ogni volta più grandi dei propri fantasmi, delle proprie paure, delle proprie piccolezze. e’ anche una lotta “inclusiva” perché agendo così si include costantemente l’altro nel processo di crescita e di liberazione dalle funzioni oppressive.

Occupandoci di Coltivazioni e di Proibizioni abbiamo scoperto che coltivare una pianta è qualcosa di più che “avere un po di erba da fumare”. E’ un percorso di vita e di costruzione di senso, è un cammino di crescita e di emancipazione. E sicuramente rappresenta uno straordinaria opportunità di connessione con l’armonia che, nonostante la stupidità umana, regna sovrana nell’universo.
La coltivazione di una pianta inoltre annulla le differenze di razza, religione, credo politico, ceto sociale e culturale, come le tappe della vita si fonda su un ordine superiore, su una Legge assoluta e ineffabile.

Abbiamo incontrato persone straordinarie occupandoci di GROWING, persone che sono diventate compagni di viaggio, complici nello sprigionamento della nostra amata pianta, nell’avanzata verso il nostro DIRITTO, verso il giorno non lontano del nostro GANJA PRIDE………………..>*
…e questa è per loro ::::::::::::::::::::::::: >* 😉

SANTAMARIA1