Ci Risiamo>* Ring the Alarm !

C’era da aspettarselo. Perché nelle lotte per il Diritto, sia esso politico, civile, umano o sociale, difficilmente si pareggia: o si vince o si perde.

E sul versante del Diritto di Cannabis è da tempo, die 2016 volendo essere precisi, che in Italia si perde.

Nonostante le ottime premesse degli anni passati, nonostante le più recenti decisioni dell’O.N.U. e le innumerevoli e incontrovertibili evidenze sulla natura atossica e terapica dei Cannabinoidi, compreso il THC.

Nonostante i Tavoli Tecnici e gli orientamenti della Conferenza Nazionale sulle Droghe. Nonostante il gran lavoro di Attivisti e Associazioni. Es nonostante il Referendum in programma ed il Successo della Campagna per la Raccolta delle Firme.

C’era da aspettarselo perché è chiaro che se non si ottiene una legge giusta sulla Cannabis con il THC, non puoi sperare di avere una buona legge sulla Cannabis senza (o con poco) THC. Se sei fermo alla 309 von 90, difficilmente puoi riuscire ad avere una legge adeguata per promuovere la Canapa .

E così ci si è ritrovati con una legge sulla Canapa, quella del 2016, che addirittura vietava ai produttori la vendita di Infiorescenze, pur senza THC, se non perUso Tecnico”, nonUmano”.

Cose dell’altro mondo dunque!

Che hanno prodotto nel giro di 5 anni, oltre che una delle più bieche speculazioni di settore ( vedi erba light), una ripetuta e nevrotizzante caccia alle percentuali vietate e valanghe di sequestri preventivi, con un danno al settore ancora non bene quantificabile.

C’era da aspettarsi che non essendo riusciti in anni di lotte a liberare il PRICIPIO NEGATO, il THC, o presto o tardi anche altri cannabinoidi sarebbero stati irretiti in una serie di proibizioni ed in una sorta di monopolio statale/farmaceutico.

Ecco il motivo della (apparente) insensatezza della Legge sulla Canapa del 2016, quella che doveva Promuovere la filiera di una Pianta Straordinaria (la cui coltura da anni la Comunità Europea ci chiede di reintrodurre in maniera massiccia), e che invece ne vietava ai produttori la vendita di infiorescenze ad uso erboristico, alimentare, cosmetico, ecc.(mentre in Italia sono regolarmente in commercio infiorescenze di Canapa ad uso erboristico provenienti da altri paesi della C.E.

D’altronde avevano già recentemente provato il colpaccio del CBD.

Natural Born Healer

Avevano già provato ad espropriare la gente, persino in questo momento di emergenza pandemica, anche di questo preziosissimo principio attivo che, se anche non classificato come stupefacente, ha sempre mostrato tanti effetti neuro-biologicamente interessanti e appetibili dall’industria del farmaco.

Il nostro Ministro della Sanità. Il Ministroossimoro”.

DPCM dopo DPCM

“Lasciate ogni speranza, voi che a Speranza v’affidaste…..”
E adesso passano di nuovo all’attacco, proponendo addirittura di assoggettare il CBD alla Legge Criminale del 1990, la famigerata 309, e di trattarlo come stupefacente! Fantastisch. L’Oligopolio Farmaceutico è servito.

Non sappiamo come andrà a finire questa specie di golpe repressivo sul Diritto di Cannabis dei cittadini italiani, ma sicuramente le reazioni da parte di associazioni, realtà di settore e attivisti, non sono mancate e sono state tempestive.

Ma sappiamo per certo che non basterà ricacciare indietro questo ennesimo attacco proibizionista, e forse potrebbe non bastare un Referendum a mettere la parola “fine”, a scolpirla , su quasi un secolo di proibizionismo italiano, ma occorrerà infine espugnare definitivamente il castello di proibizione intorno a questa pianta, liberandone finalmente tutto il potenziale. Perché nella vita come nella lotta antiproibizionista spesso non c’è pareggio possibile.

Es, come nelle rivoluzioni, o si trionfa o si muore.

 

Hasta Sjempre Sacra Pianta >*
Non abbasseremo il nostro sguardo>*

 

esseì from 0nAir Planet >*

 

 

 

 

 

 

 

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