Quel Tipo Contromano in Autostrada::::..Intasamenti Democratici, Ingorghi Psico-Sociali e Crisi Profonda della Politica.

E’ vero a prima vista sembrerebbe proprio la famosa storiella del tizio che imbocca contromano l’autostrada e, mentre avanza,  continua a domandarsi come mai tutti quei pazzi vanno controsenso…

Della storiella solitamente  non si  racconta il finale, perché Il finale è proprio quello: il corto circuito, stradale e di senso, tra il piano di realtà del visionario (ubriaco?) automobilista e quello molto più ampio e condiviso di tutti gli altri automobilisti che procedono nella direzione opposta e che si suppone sia quella giusta.  Non c’è neanche nessun riferimento alla segnaletica stradale, alle ipotesi di reato e alle  sanzioni, alcune delle quali molto gravi, cui andrebbe incontro il bizzarro conducente.

La cronaca però ci restituisce la verità di alcune storie realmente accadute, in cui il “visionario” automobilista, il “salmone controcorrente”, veniva fermato, e salvato, dall’intervento della Stradale.

Nel nostro caso non sappiamo ancora come andrà a finire. Ma alcune cose sono già evidenti:

Dopo quasi un anno di Lock Down Psico-Sociale , Economico e Politico, dopo la micidiale sequenza di Decreti Governativi, di vario tipo, misura e colore, che hanno costituito la liturgia* quotidiana dell’italica popolazione〈Isole Comprese〉, la stragrande maggioranza degli adulti, aventi diritto, di questo paese, era in coda a seguire la Station_Wagon del Presidente del Consiglio Giuseppe (I) Conte che ha guidato il corteo governativo a stretto contatto con il Camper Medico dell’ex onomatopeico Ministro della Sanità SPERANZA e le Panda di tutti i colori del Partito Democratico 〈non scriviamo P.D. perché potrebbe sembrare l’acronimo della bestemmia monoteista più antica del mondo!〉.

Certo c’erano anche le macchine gialle del Momento 5 Stelle, con la decappottabile, sfoderabile e double face di DiMaio in bella vista.

Ma era lui, (il) Conte Giuseppe (I) a guidare, tramite i molti pulsanti del volante della sua SW modificata ( con la dotazione dei Servizi Segreti incorporata, che neanche James Bond! …pace all’anima sua…), tutta la grande carovana del lungo serpentone della vita di milioni di cittadini italiani lungo il percorso di questi lunghi, lunghi mesi di pandemia. Una lunga coda………

Così quando all’orizzonte è apparso ancora una volta Matteo Renzi, con la sua SMART Azzurra (con lo Scudetto Tricolore) targata ItaliaViva, e a tutta velocità è avanzato, a colpi di questioni di Principio, in direzione opposta a quella del senso di Marcia Generale,  verso l’ineluttabile punto di impatto ( ovvero l’apertura di una Crisi di Governo), è probabile che almeno una trentina di milioni di Italiane e di italiani, tra i 47 milioni e passa di aventi diritto, anche dall’estero, abbiano avuto un solo pensiero:

” Minchia (…!)*, ci  risiamo. 

Lo sta rifacendo. Sempre lui…

E’ sempre lui.

Ma chi si crede di essere? lui e il suo 4 %, lui e le sue smanie di Rottamazione e di Riforma della Costituzione, lui e le sue manovre, i suoi colleghi dai parenti eccellenti. Lui: lo “sconza gioco” se non vince. Lui, il tizio contromano……

NoWAY?

“Chi si crede di essere?”

Ma che cosa ha in testa?!

Con la Pandemia in casa, con il disastro economico in corso, con il recovery fund plan tutto da scrivere…..e con l’emergenza sanitaria, con i populismi che avanzano e con la Destra che aspetta e che si lecca i baffi……

Ma che cosa ha in testa? Chi si crede di essere?

chi si crede di essere?!

Eppure chi si credeva di essere il vulcanico Matteo R. dovevano pur ben saperlo i compagni del PartitoDemocratico*, che per tante stagioni gli hanno affidato il comando dell’ex gioiosa macchina da guerra, con tributi di fedeltà che nemmeno al Capitano Flint erano tributati dai suoi…..

E dovevano ben saperlo gli alleati 5 stelle, quelli pronti a seguirlo in una sorta di auto-arrembaggio al Galeone del Governo Giallo-Verde e del Nostromo Nero  e Ministro dell’Inferno Matteo S., pretendente al Comando Assoluto.

Era stato proprio lui, il Tizio contro Mano, a suonare l’Allarme contro l’altro Matteo, quello cattivo, e contro le sue smanie sovraniste e le sue ambizioni di pieni poteri. Lui a proporre una alleanza visionaria pur di frenare l’avanzata della destra. Lui a lanciare l’idea di una Lega anti Lega proprio agli acerrimi nemici 5 stelle. Lui, di fatto, a varare il Conte Bis……..

Ricordiamo quel momento. Perché per la prima volta da che ricordiamo ci trovammo d’accordo, anzi di più, in ecosintonia con il famigerato Matteo R.

Non capita spesso qui su 0nAir Planet.

Non era mai capitato da che memoria e coscienza ci assiste……

Eppure….

Segui l’idea, -diciamo qui- e non la persona. E l’idea era giusta, anzi indispensabile in quel momento. 

E tutti a dire : ” si, però, lui è un gran furbone, così rientra nel gioco di governo e di potere…..”

Si, però l’idea è giusta…….

Poi il Conte Bis è andato, ha provato a camminare, ma era chiaro che i primi passi, lunghi mesi anche quelli, non potevano che disegnare un percorso di ri-attraversamento delle malefatte dell’ex alleato, ex ministro dell’interno, ex leader del governo Giallo/Verde Matteo S.

E poi, tanto nulla, a parte un discutibile reddito di cittadinanza e una rivedibile riforma della giustizia. Nulla, condito dal niente politico, culturale, progettuale. La sostanza del niente condita da una abbondante spruzzata di IDEALE, fornita dalla storia dell’avvocato del popolo che è devoto a Padre Pio e che si ritrova da un giorno all’altro, per chissà quale mistica dinamica trascendentale a diventare Presidente del Consiglio della sedicente VII Economia Mondiale. E che ha mandato a cagare Matteo S. in mondo visione in un discorso che rimarrà nella storia dei discorsi e delle mandate a cagare in mondo visione di tutti i tempi.

Troppo bello per essere vero. 

Troppo vero dunque per non essere bello(?!).

E quindi tutti, anche gli antagonisti professionisti, quelli a sinistra della sinistra della sinistra, i difensori del popolo con pedigree immacolato, quelli del pensiero laico, gli intellettuali critici, gli scettici, i militanti dell’Italia vera Siamo Noi, tutti, a seguirlo, anche quando, sul nulla che dicevamo prima e sul governo che lo produceva, pioveva dal cielo la questione del Corona Virus…….

 

…l’idea giusta

Tutti a seguirlo DPCM dopo DPCM, discorso dopo discorso, Zona rossa dopo Zona rossa, Lock-Down after Lock-Down….

Molto Down….E molto, ma molto, Lock…….

Sino allo stravolgimento sostanziale, per come la vediamo noi, della sostanza del dettato costituzionale del nostro paese. Sino alla trasformazione dell’alto Ufficio di Responsabilità’ Istituzionale contenuto nel suo ruolo , in un momento oggettivamente delicatissimo, in una pantomima mediatica da preside di una scuola media che vuole fare il simpatico con i ragazzi.

Dobbiamo sorvolare sul dettaglio di tutte le riflessioni, anche tecniche, sull’inconsistenza e sull’inadeguatezza dell’operato di questo governo durante questa Pandemia Virale, perché ci preme tornare al finale della nostra storiella, e a dirla tutta perché dobbiamo ancora cenare e si è fatta una certa;). Ma, mentre scorrono i dati sul voto di fiducia al Senato, una cosa vogliamo farla notare: oggi nel suo discorso al Senato, il buon Conte, tra i vari punti della sua apologia ha fatto riferimento al carico di dovere governare un momento in cui i cittadini hanno dovuto confrontarsi con “paure primordiali”, angosce di altri tempi, con il rischio della vita…..

Ebbene proprio quello c’è sembrato il limite più grave di questo esecutivo. Indipendentemente da come andrà a finire. Quello di avere fallito prima di tutto nella Comunicazione inerente alla dignità di quella stessa Vita che le persone hanno iniziato a sentire a rischio……

Di avere fallito nel riuscire a trasmettere quella forza di cui la gente aveva bisogno, quella stessa forza che la gente cui appartiene ha delegato ai propri rappresentanti e all’esecutivo che ne è l’espressione. Quella stessa forza che è l’anima della nostra Costituzione e che è….

…l’idea giusta

la Sostanza della Politica. La stessa Politica, in nome della quale (almeno a parole),  il famoso “tipo contro mano” ha attaccato il corteo governativo………

 

Lo stesso Principio in virtù del quale, indipendentemente da come andrà a finire, ci troviamo in sintonia con chi dice non basta essere meno peggio degli altri e guidare prudentemente e magari onestamente nella direzione verso cui guarda la maggioranza, non basta suonare il clacson per radunare le mandrie. Ci vuole un progetto più ampio, ci vogliono visioni più estese di quelle di una mistica personale, ancorché genuina. 

E per concludere la nostra storia: siamo sicuri che il pericolo più grave sia il “solito tipo contro mano….” ? Cosa succederebbe se osservando con attenzione l’ambivalente segnaletica stradale ci si accorgesse che ad essere nella direzione “errata” fossero i mille e non l’uno?

Colpo di scena?

Cosa penseremmo se poi allargando l’inquadratura sull’autostrada ci rendessimo conto che c’è stata una “deviazione sbagliata” chilometri e chilometri prima?!

Ancora non lo sappiamo, però forse è il caso di cercare lo svincolo più vicino e dare una buona occhiata alle carte stradali, e tramite un attenta verifica, anche elettorale, riconcepire un nuovo percorso……

L’idea sembra giusta.

Con buona pace del Covid naturalmente………

E allora stavolta non sarà la Polstrada a salvare l’ubriaco in controsenso da una fine disastrosa, ma forse sarà proprio lui, l’uomo al volante, contromano a risvegliare un pò tutti dai postumi di una sbornia da VIRUS che ha ubriacato anche troppo la nostra, in fondo giovane, DEMOCRAZIA.

E poi, chi lo sa?, forse non tutti i Matteo vengono per nuocere…..;)

ℑ esseí from 0nair Planet 

 

 

 

 

 

[ LA VARIANTE >* Vs “Non avrai altro Virus all’infuori di Me” ]

La Prima fù quella INGLESE >*

C’era voluto il suo tempo. Non era stato facile. Tanto più che, all’inizio, molti credevano che non sarebbe durata a lungo.

Poi però, settimana dopo settimana, mese dopo mese, DPCM dopo DPCM, tutti capirono che non sarebbe stata questione di poco. E notiziario dopo notiziario, aggiornamento dopo aggiornamento, piano piano la Liturgia iniziò ad auto-concepirsi e a vivere, generando motu proprio  una struttura connettiva diffusa, un nuovo e potente CREDO generalizzato, un neo-nato micidiale generatore di universi narrativi.

Ci fù il momento della “peste”. E venne il momento del terrore. Anche gli struzzi misero la mascherina. Anche quelli negazionisti. Ci furono i momenti di coraggio e infiniti atti di amore e umano eroismo (che poi non sono forse la stessa cosa’) e vennero le settimane di incenso mediatico e di epica sanitaria.

tutti Eroi (però nel frattempo mettiamo le mascherine alle Sante, per precauzione)

Salvo poi lasciare il posto nel main-stream della settimana successiva all’analisi sistematica delle carenze, dei misfatti (in alcuni casi dei disastri!) e dei limiti del SS ([SistemaSanitario]) e delle relative “irresponsabilità” politiche e governative.

Insomma la Liturgia prendeva piede, si andava facendo. Lo sconforto si alternava misticamente alla speranza ed all’esaltazione.

Mister Hero & Missis Heroine

Ogni vero eroe fu tentato di farsi della propria eroina, e tanti lo fecero e si fecero. “No Heroes, no Heroine, please…..” – cantò qualcuno. Ma nessuno scaricò il pezzo e la Liturgia si imponeva ancora.

Passò l’estate, e quella fu la prova del nove. Chi si era scollato da tv e mascherine chirurgiche, da disinfettante e tampone, dovette ricredersi: la Liturgia si espandeva e si strutturava sempre più in profondità. Fu un ulteriore salto di livello. Per molti un improvviso, quanto in fondo in fondo atteso, catastrofico passaggio di realtà.

Come l’indicibile sofferenza che ti devasta la testa dopo la velenosa sbornia iniziata la sera prima come un allegra bevuta.

E passarono anche gli interminabili mesi dei colpi di scena, dell’ora X che poi diventava l’ora Y e l’ora Z (…perché non ci può essere ogni giorno un ora X) , per capire che nuove misure prendere, quali zone chiudere, per capire quante persone possono o no mangiare insieme a casa propria (anche la sera di Natale!;), per capire da che ora a che ora la Liturgia sarebbe stata più efficace. Per decidere LockDown e Zone Liturgiche di Colore, per elaborare i nuovi Decreti(liturgici;).

Il Primo Comandamento era ormai stato assimilato in tutto il globo terracqueo: “Non Avrai Altro Virus all’Infuori di ME”.

 

Il “Virus Nostro” era l’atto liturgico verbale più diffuso:

Virus Nostro, che sei nell’aria e al chiuso, che viaggi per i continenti solcando i mari e attraversando i cieli (…) dacci anche oggi la mascherina quotidiana, riportaci fedelmente l’esito dei nostri tamponi come noi fedelmente chiediamo che vengano riportati quelli altrui e…liberaci dal Male con la grazia del….Vaccino“.

..Il Vaccino : quella era l’Eucarestia tanto attesa. Il Gaudio Liturgico raggiungeva le più alte vette di realizzazione del Verbo Virale.

Milioni di Persone, Miliardi, aspettavano, attraverso la transustanziazione di una fialetta di poter compiere il rito decisivo di comunione con il Virus, di poter compiere la Liturgia.

Transustanziazione >*

E Miliardi di Fialette vennero generate, e il Mondo potè assistere alla Moltiplicazione dei Tamponi e dei Vaccini.

Non uno, non due, non tre, ma ben OTTO tipi di Vaccino vennero alla luce negli otto angoli della Rosa dei Venti, uno per ogni intersezione dei Punti Cardinali. Otto come il numero dell’infinito. 8 come il numero non ancora uscito di 0nAir-fece notare qualcuno- ma nessuno ci fece caso!

8

 

Le vaccinazioni iniziarono, e mentre la Liturgia proseguiva, un certo numero di persone ebbe  come l’impressione che il tempo stesse per tornare a scorrere. Ci fù chi passò alla disputa liturgica vaccinale passando giornate in discussioni che ricalcavano quelle tra Luterani e Calvinisti. Ci fù chi ringraziò il cielo di appartenere a qualche categoria protetta, chi fece carte false chi clamorosi “Auto da Fe”.

Sostanzialmente tutto contemplato dal grande Libro della Liturgia Virale. Niente di eccezionale, niente che sfuggisse alla sua Onnivirulenza, anzi.

Anzi.

Liturgia in Marcia

Poi, senza preavviso, la storia cambiò. Poi venne il giorno delle VARIANTI. Partirono una dopo l’altra, come piccioni che si staccano dal suolo……

…come piccioni che si staccano dal suolo…

La prima fu quella inglese, poi venne la maltese, quella doppia di Singapore, ci fu l’australiana e la canadese, la nuova spagnola uno e la nuova spagnola due. Esplose anche la catalana e la basca, era una questione di identità cellulare che non poteva rimanere irrisolta…..

Seguirono a grappolo quella nord-irlandese, quella dei monti Sicani, della Nuova Caledonia, ci fu la variante turca (nessuno ci capiva niente) e quella argentina (diffusissima nelle sale di tango). Poi nessuno le contò più, nessun Tg era in grado di gestire gli aggiornamenti.

E la liturgia ?!

Ubi Maior, Minor Cessat

All’inizio sembrava reggere , la gente stentava a smettere di lucidare le proprie concatenazioni di realtà, ma poi….

Ubi Maior Minor Cessat,

la Variante prese il sopravvento sulla Liturgia …..

Sino al giorno in cui Qualcuno dichiarò, dati SCIENTIFICI alla mano, di essere esso stesso una Variante, declamando su un proprio Blog [che raggiunse in pochi minuti (8 per la precisione!) varie centinaia di milioni di visualizzazioni, la propria Appartenenza Cellulare all’ordine universale della Varianza.

E richiamando i Sè Cellulari di una miriade di persone  di tutto il mondo alla dissacrazione istantanea della Liturgia Virale…….

….Io sono una Variante…..
(Dall’ordine universale della Varianza…..)

Quel giorno fu affermata la Supremazia Permanente della Varianza su qualsiasi pandemia psichica e cellulare (ma perché, non è forse anche la Psiche fatta di cellule  non hanno forse una Psiche anche le cellule?!).

Quel qualcuno urlò al mondo tutta la Potenza del suo Motore di Realtà. Sfidò il Virus con la Corona, dall’alto della sua Varianza, facendogli cadere lo scettro. Asserì di essere più forte e lo dimostrò.

Disse di appartenere ad una forza che ha attraversato distanze e tempi inconcepibili e spazi siderali. Viaggiando attraverso in-finiti universi. Che ha generato Donne e Uomini, che ha prodotto VITA, nelle condizioni più impensabili, che ha saputo difenderla da Dei, Demoni,Malattie, Mostri vari e incubi universali (quasi tutti,)…….

Nella sua voce c’era una strana e assoluta consapevolezza…..

…materiale flessibile e intelligente…….

…..una consapevolezza di Realtà che Genera Se Stessa, una Sostanza flessibile , intelligente, e, resistente. Fortemente resistente, in continuo, perpetuo, inarrestabile movimento e portatrice di un infinita tendenza all’Equilibrio.

Da quel giorno anche anche nel Dizionario furono inserite le parole Vita Umana come sinonimo di Variante, (o Varianza).

Quel giorno….[(già, quel giorno…….)]

Ma intanto oggi: Good Morning Covid, Buona Notte Italia.

 

esseî from 0nAir Planet >*

 

 

 

#re-EstateAcasa (e d’Inverno mettete la Mascherina Pesante)>*

#re-estateAcasa >* (& d’inverno mettete la Mascherina* Pesante) >*

-Il Sistema è senza Maschera e il Pensiero può fare Miracoli-

 

 

 

Non esistono più le mezze stagioni.

Anzi, a dirla tutta, non esistono più nemmeno le stagioni, perché con il sole o con la pioggia il clima è sempre lo stesso.
Questo è quello che accade al tempo della prima pandemia del III millennio e del nuovo ordine planetario che questa sta producendo.
Un solo Clima, una sola Stagione.
Omologazione.
L’atmosfera umana mondiale è attraversata dalle stesse  insidiose correnti dettate dall’Emergenza Virus, da nord a sud, ad ovest passando per l’est. I venti della paura, del pregiudizio, del sospetto per l’altro, delle verità per sentito dire, soffiano l’offuscamento, come dei monsoni perenni, nelle menti e nelle coscienze di milioni di persone.
La paranoia prende il sopravvento, l’ossessione e la maniacalita’, le danno man forte, e la vecchia e buona rimozione e sua sorella, la negazione, sono pur sempre pronte a fornire una rapida alternativa a terrapiattisti inconsapevoli e cazzanculisti militanti.
Impossibile respirare a pieni polmoni in una siffatta atmosfera. Difficile pensare a pieni neuroni. Veramente arduo sviluppare conoscenza reale del problema e reale consapevolezza.
La circolazione delle informazioni ricorda il traffico impazzito di certe megalopoli, dove gli ingorghi più infernali sono però prodotti da pezzi di verità incidentati, rottami di senso non più utilizzabili, trainati dalle enormi file dei carroattrezzi  del mainstream di regime.
Una pena quotidiana. Non si scorre, non si fluisce più.
La coscienza collettiva è bloccata. Anzi peggio, è in ostaggio, ormai da 9 mesi, di un Virus(?) e, ancora di più, di tutta quella rete di dispositivi e diramazioni di azioni che dovrebbero contrastare l’epidemia ma che in alcuni casi, come è stato dimostrato, hanno rappresentato soluzioni peggiorative del problema.
“Un Dio è morto – recitava una poesia tramandatami dal mio professore di Filosofia del Liceo-
un altro è nato.
La verità non venne né se ne andò.
Mutò l’errore”.
Ed è da qualche tempo che ci penso (non so chi sia l’autore, non lo ricordo, ma ho sempre avuto il sospetto che l’avesse inventata lui, il grande Bentivegna, il mio proff di Filosofia), solo che mi viene in mente in maniera diversa:
“un Virus è morto…….
(ma si, si supererà anche questa….)
un altro è nato….
(è evidente che i virus si evolvono, tra l’altro hanno qualche miliardo di anni più di noi,…..)
la Salute non venne né se ne andò
(per fortuna…)
mutò la cura………”
quindi, stiamo attenti, o , se preferite stiamo “accura”, curiamoci di noi, di quel che sappiamo o pensiamo di sapere. Di quel che ci dicono e di cosa pensano quelli che certe cose ci dicono. O per lo meno di cosa noi pensiamo che essi pensino……..
E se pensate che così ci sia il rischio di pensare troppo, rassicuratevi: il pensiero, se è vero pensiero, è come tutte le cose buone, che più c’è n’è, meglio è.
E previene malattia&contagio ancora meglio che restare a casa o usare la mascherina pesante. E certe volte può fare Miracoli.
esseí
from 0nAir Planet

 



 

La Prescrizione diFarmaci Cannabinoidi a carico della Regione in Sicilia : cosa succede se invece dell’Erba arriva solo tanto fumo (negli occhi della gente)…..

Se invece dell’Erba, arriva solo tanto fumo (negli occhi della gente)….

 

Avevamo salutato con interesse e positività la notizia di un nuovo decreto dell’Assessore Regionale siciliano alla Sanità, Ruggiero Razza, in materia di prescrivibilità di Farmaci Cannabinoidi a carico del Sistema Sanitario Regionale.

Intanto perché dopo quasi sei anni dagli ultimi interventi in materia (vedi Delibera numero 83 del 26 Marzo 2014 dell’allora Assessore Lucia Borsellino ), l’esigenza di rispondere alla aumentata domanda di terapie a base di Cannabis era non rinviabile. E in secondo luogo perché questo Decreto è stato presentato come il prodotto finale del lungo Tavolo Tecnico, istituito proprio dall’Assessore Ruggero Razza nel 2018, che doveva individuare e tracciare le linee guida per la somministrazione di Farmaci Galenici a base di Cannabis per alcune Patologie.

E, per la verità, pur avendo sempre nutrito numerose riserve (più di quelle che affollano la panchina dell’Inter!, per intenderci:) sulla natura e sull’utilità reale di questo tavolo, abbiamo salutato con un certo piacere civico il fatto che avesse prodotto qualcosa.  Quel qualcosa però, ad una nemmeno troppo attenta lettura, ci ha subito fatto venire le lacrime agli occhi.

E non per l’emozione, nessuna commozione. E’ solo l’enorme coltre di fumo(non-Buono) che ti aggredisce subito,  non appena inizi a leggere ……….

Intanto una considerazione generale: l’impostazione complessiva del Decreto appare segnata più dall’esigenza della Politica di “mettere una pezza” al problema dei malati, che non  dal bisogno reale di porre le basi per una acquisizione di conoscenza da parte del Sistema Sanitario Regionale sulla realtà scientifica del Sistema EndoCannabinoide Umano, in grado di produrre, coerentemente,  una regolamentazione regionale evoluta sulle Cure a Base di Cannabinoidi. 

Tralasciando il fatto che non c’è nemmeno l’ombra di un rimando “critico” alla inadeguatezza e alle strettoie della 309/90 , cioè la Legge che vieta il consumo e il possesso di Cannabis, emerge che non c’è stato nessun serio lavoro di raccolta dei dati epidemiologici,  delle fonti scientifiche  più recenti e nessun riferimento a modelli sanitari più evoluti.

Ciò si evince già dalla Definizione degli Ambiti Terapeutici fissati nel decreto e dai riferimenti normativi e ministeriali citati per definire gli attuali criteri di prescrivibilità: primo fra tutti il Decreto del 9 Novembre 2015 con il quale il Ministero della Salute, e l’allora ministro Lorenzin, provvedeva a disciplinare le modalità per la produzione di Cannabis e a specificare le modalità di prescrizione, allestimento, dispensazione e monitoraggio delle preparazioni magistrali contenenti cannabinoidi. Un decreto che già cinque anni fa era ampiamente criticabile per la sua impostazione riduttiva rispetto al vasto ambito della Medicina Cannabinoide e  per i suoi (obiettivamente) parziali e limitati riferimenti clinici e scientifici, e che oggi appare decisamente incongruente con quello che è lo scenario attuale della ricerca e della medicina in tema di Sistema Endo Cannabinoide e di usi terapici dei fitocannabinoidi.

Un decreto incardinato sul punto che …” l’uso medico della Cannabis non può essere considerato una terapia propriamente detta, bensì un trattamento sintomatico di supporto ai trattamenti standard, quando questi ultimi non hanno prodotto gli effetti desiderati, o hanno provocato effetti secondari non tollerabili…”, che è lo stesso punto dal quale ancora oggi non ci si scolla con il decreto dell’assessore Razza. La Cannabbis può essere usata solo come palliativo nella terapia del dolore.

La Metodologia della Evidence Based Medicine usata per la valutazione qualitativa delle evidenze scientifiche, cioè per decidere quali riferimenti clinici dare per acquisiti, viene usata in maniera autoconfermativa, per nascondere una scelta parziale delle fonti, operata su indirizzo del proprio orientamento ideologico.

Siamo fermi alla Lorenzin! Che a sua volta era ferma al 95! Che non è il numero di un Tram, ma l’anno di pubblicazione di gran parte degli studi citati dal ministro. Siamo fermi alla vecchia “cappa” di pensiero proibizionista sulle proprietà della Cannabis….e sotto sotto siamo fermi alla Craxi-Jervolino 😉 la 309 del 1990 …appunto!

E siamo ancora nella negazione e disconoscenza delle basi neuro-biologiche e cellulari del sistema endogeno attraverso cui quelle proprietà hanno effetti.

E qui torniamo al tavolo tecnico: un tavolo che ci è sembrato essere, più luogo di incontro tra volontà politiche alla ricerca di visibilità e consenso ,  che uno spazio in cui sviluppare conoscenza sul tema per immaginare e magari poi iniziare a realizzare buone pratiche ed esperienze di livello inerenti la Medicina Cannabinoide, andando, perché no?, verso la creazione di un Modello Sicilia nella gestione della Cannabis Medicinale, dove la presenza delle Associazioni e dei cittadini che fanno uso di terapia cannabinoide non si limiti a fungere da arredamento mediatico o sia circoscritta nel ruolo di chi chiede o rivendica, ma sia parte integrante nella capacità di ideare percorsi partecipati di produzione, gestione e somministrazione della Cannabis Medica. Come in Cile per esempio, dove l’intera domanda interna viene gestita dallo Stato insieme a una Fondazione (DAYA Fundation).

Anche tutto l’iter burocratico per la prescrivibilità ci sembra farraginoso e complesso e secondo noi costituirà un carico notevole di stress oltre che per i pazienti anche per gli operatori coinvolti, vedi i neurologi delle U.O. che hanno il carico della procedura e della documentazione.

Dunque l’elefante, questo lungo Tavolo Tecnico di 18 mesi, alla fine ha partorito un topo. E’ il piccolo ratto della paura istituzionale, della pavidità e dell’opportunismo politico che decide di non andare più in là del minimo necessario per garantirsi il proprio utile di consenso….

Tempo perso per il Diritto di Cannabis, occasioni sprecate.

Ma guardiamo Avanti.

Insomma , come sarà si racconterà, dicevano gli antichi panormiti.

E noi, statene certi , la racconteremo.

Ci vorranno dai 4 ai 6 mesi , forse,  perché il sistema vada a regime…e nel frattempo sulle proprietà della Cannabis, sulle sue enormi potenzialità medicali e terapiche, in Italia , e specialmente in Sicilia, sarà come vedere usare un aeroplano solo per camminarci su strada, come usare una Ferrari solo per farci qualche metro in un seminterrato.

esseí from 0nAir Planet

 

 

 

19 Dicembre 2019: Amanti della Cannabis, Segnatevi Questa Data!

A quanto pare l’aria di Natale, quest’anno, ha portato a qualcuno una buona dose di coraggio e di determinazione per iniziare a sanare una delle piaghe più infette del nostro ordinamento penale: la L.309/90>*

Ancora una volta, dove la Politica non osa e dove non arriva la forza dei Movimenti Civili, arriva la nostra Costituzione a salvarci attraverso una Giurisprudenza moderna e democratica……

E così c’hanno pensato le Sezioni unite penali della Cassazione nell’udienza del 19 dicembre scorso, chiamata a esprimersi su un ricorso presentato il 21 ottobre, a decidere che Coltivare Cannabis in casa, se le piante sono poche e per uso personale, non è reato, sancendo, attraverso quanto deliberato Giovedì 19 Dicembre 2019, che:

non configurano reato “le attività di coltivazione di minime dimensioni svolte in forma domestica, che, per le rudimentali tecniche utilizzate, lo scarso numero di piante, il modestissimo quantitativo di prodotto ricavabile, la mancanza di ulteriori indici di un loro inserimento nell’ambito del mercato deglistupefacenti, appaiono destinate in via esclusiva all’uso personale del coltivatore”. 

Viene dunque sostenuta, in maniera unitaria,  la tesi per cui il bene giuridico della salute pubblica non viene in alcun modo pregiudicato o messo in pericolo dal singolo assuntore che decide di coltivare per se’ qualche piantina, e quindi  non costituirà più reato coltivare in minime quantità la cannabis in casa.

La Corte costituzionale che già in passato era intervenuta più volte sul tema, aveva sin qui sposato una linea rigorosa, basata su un semplice principio: la coltivazione di cannabis è sempre reato, a prescindere dal numero di piantine e dal principio attivo ritrovato dalle autorità e anche se la coltivazione avviene per uso personale.

Si affermava che “la condotta di coltivazione di piante da cui sono estraibili i principi attivi di sostanze stupefacenti” potesse “valutarsi come ‘pericolosa’, ossia idonea ad attentare al bene della salute dei singoli per il solo fatto di arricchire la provvista esistente di materia prima e quindi di creare potenzialmente più occasioni di spaccio di droga”.

E questo orientamento, tranne qualche sentenza isolata e “controcorrente” come quella del 2011, dove si affermava che una sola pianta di cannabis non può essere considerata ‘offensiva’ dato che “non è idonea a porre in pericolo il bene della salute pubblica o della sicurezza pubblica” , ha sin qui prodotto una giurisprudenza bloccata sull’assioma proibizionista, peraltro perfettamente sposato dalla linea della Consulta che con la decisione del 9 marzo 2016 aveva tirato il cappio al riconoscimento del Diritto di Coltivazione di Cannabis per Uso Personale.

Ora il cambio di rotta sembra evidente, e se non c’è proprio un ribaltamento del principio di colpa proibizionista, almeno ci pare di intravedere un punto di svolta nel lungo cammino della Liberazione del Principio (attivo!) negato (leggi THC).

E adesso, in questi giorni di pranzi di festa e di cene natalizie, dopo avere gustato l’antipasto della massima provvisoria emessa dalla Corte dopo l’udienza del 19 dicembre, attendiamo “sens’ansia & senza stress” le motivazioni della pronuncia, per potere, magari, brindare, insieme all’anno che verrà, anche al Tempo Nuovo del Diritto di Cannabis in Italia.

esseì from 0nAir Planet >*

 

 

RI-Capitolando: “Anche No!”

Ricapitolando:

Dopo aver ordinato NUOVE ELEZIONI, con modalità di consegna “il prima possibile”, come si fa con una cena On-Line quando si è molto affamati, l’irrefrenabile Ministro dell’Inferno in carica, Satteo Malvini, si auto candida a Nuovo Duce degli Italiani e apre la nuova stagione della sua Campagna Elettorale Permanente.

Con la benedizione del non- pensiero che anima la sua base di consenso e il peso schiacciante del suo presunto 38% di gradimento, ha condotto  il suo Fast- Tour oN the Beach, andando in giro per le spiagge del sud a panza all’aria. Chiedendo, armato di crocifisso e di santina, i “Pieni (super)Poteri”, a folle di sciroccati in costume da bagno.

Convinto di detenere la pietra filosofale che può trasformare la popolarità, anche ottenuta in maniera spregevole, in consenso vero, continua con il suo teatrino comunicativo del difensore dei nazionali confini anche mentre si fa i bagni a mare. Ma arriva solo dove si tocca e fa finta di nuotare, forse in un inconscio tentativo di emulazione delle gesta natatorie di Grillo che attraversava lo stretto a nuoto.

Qualcuno dice che per sbaglio, a Taormina, al IV gin fizz, con sguardo e alito  alla Superciuk, ma senza la mascherina, abbia tirato fuori qualche rublo per pagare…

Ma noi non abbiamo tempo per prestare attenzione a certe dicerie, noi nutriamo fede in quel che è, e guardiamo a quel che avviene: e sinceramente non c’è bisogno di cercare riferimento nel mondo dei fumetti per rendersi conto di quanto tutto questo sia una fotocopia, un pò deformata, con contorni grotteschi, di storie già viste, già lette.

Vediamo buona parte del popolo italiano sull’orlo di una crisi di nervi ed in preda ad un crescente panico da imminente svolta autoritaria/populista/sovranista.

Vediamo un’altra parte covare rabbie, e a tratti sbavare ferocemente contro l’Europa, contro i Clandestini, contro gli immigrati che rubano tutto, anche il lavoro! La vediamo ansiosa di sbraitare ad alta voce la propria sofferenza e il proprio malcontento, pronta ad osannare i nuovi profeti dell’italianismo autoritario, come il NeoDuce in pectore……

 E poi vediamo una quarantina di miliardi, di euro, non di rubli!, bruciati in pochi giorni di Crisi, annunciata, di Governo; vediamo la prospettiva che il paese si ritrovi catapultato, direttamente dai lettini con ombrellone delle spiagge suddette, ad un clima di Nuova Campagna Elettorale che potrebbe prosciugarne del tutto le potenzialità partecipative da un punto di vista democratico.Oltre che trascinarlo nella miseria economica e culturale….

Storia bruttina.

Perché è proprio la confusione, l’assenza di visione e il panico, della maggioranza sostanzialmente sana del paese, che alimenta e  crea la base di realizzabilità, per il delirio della minoranza in stato di esaltazione maniacale.     E, soprattutto,  agevola l’ulteriore, potenziale, raccolta di consenso del suo leader maximo, il neoduce in pectore.                                                             Perché costituisce l’ingrediente culturale e sociale ideale per l’affermarsi di questo genere di fenomeni neo-autoritari.

Una cosa è lampante: la nuova Lega e il suo Caporal profeta non si fermano correndo frettolosamente alle urne, né assecondando la sua “EiacuEletio Precox”.

Fast-Election: ANCHE NO!

Ci vuole un profilattico, decisamente ritardante.

Vedremo cosa uscirà dalla Antica Farmacia del Parlamento Italiano (Conferenza dei Capigruppo Parlamentari) e come andrà questo storico voto di Sfiducia al Governo Italiano, che per la prima volta vedrà un Partito e i suoi Ministri al governo votare contro se stessi….

Vedremo se il dibattito interno al PD produrrà visione politica, smettendo di essere dominato dagli orticelli e dalle correnti,  interagendo con il ritorno del Grillo che torna a saltare e a immaginare di “elevarsi” tanto da salvare, se non l’Italia, almeno la funzione del Movimento da lui fondato….

E Vedremo anche se il gran Primario, che è il Presidente della Repubblica, riuscirà a contrastare qualsiasi traffico illecito di Viagra politico-istituzionale, in un clima politico e culturale già così segnato da pericolose tendenze all’agito maniacale…

E mentre aspettiamo di vedere, immaginando cosa potrebbe esserci comunque di buono in tutto questo, e chiedendoci quale è ancora il vero potere di ogni singolo individuo, di ogni cittadino, di ogni elettore, in questo contesto italiano, inesorabile, ci viene una frase in mente.

O per meglio dire ci viene in mente la parafrasi della celebre chiosa di una poesia di Whitman (Ahimè! Ah vita!),

che si chiede:

“Che cosa c’è di buono in tutto questo….?”

E che è, più o meno, questa:

“Che tu sei qui – che esiste la vita e l’individuo,

che ..se pur il deprimente spettacolo continua,

tu puoi sempre contribuire a fargli cambiare verso”. >*

E male che vada, andremo a votare in modo diverso.

Ci vediamo…

 

 

Astra inclinant, non necessitant.

Ok, siamo di nuovo 0nAir. Dopo varie tempeste stellari e tifoni galattici, riaccendiamo i motori della navicella. Ogni tanto fa bene prendere le distanze da quel qualcosa che si desidera conoscere completamente. Aiuta a coglierne i contorni, aiuta a definirne il profilo. Così è  adesso per me e la Cannabis, così è stato per 0nAir e il settore italiano della Cannabis.

Congiunture Astrali 😉 molto particolari hanno fatto venire fuori le dinamiche più oscure legate alla “proibizione” di questa pianta, ed anche il mercato legale della Canapa è stato violentemente attraversato sia da cordate di profitto, sia dal crescente autoritarismo repressivo di certa politica di governo…..

IN QUESTO INFUOCATO LUGLIO, E’ comunque arrivato il momento di guardare le cose da prospettiva più ampia, con una visione che abbraccia un cielo più ampio, è arrivato il momento di ricongiungere il tema del Diritto di Cannabis ad una più generale Questione di Diritto che in questo momento della nostra storia  viene ad essere di nuovo centrale nella vita di tutti….

e primo fra tutti il Diritto di Essere Umani Consapevoli in Evoluzione Permanente…….

Perché, per quanto oggi la fotografia del Cielo politico e sociale sopra di noi ci parli di pericolose influenze verso l’intolleranza , l’egotismo diffuso, il conflitto dis-umanizzante, dobbiamo essere ostinatamente consapevoli che una Società Indifferente produce solitudini stereotipate e soffoca sul nascere quella sicurezza di base, quella fiducia profonda, propria di ogni Essere  Umano, nel Potere, semplicemente in virtù del proprio Esserci e del proprio Essere Sé Stessi, di potere Fare e Trasformare qualsiasi cosa.

Ed è invece proprio da quel POTERE che 0nAir oggi riparte, e dalla Consapevolezza che non c’è destino già scritto mai, anche sotto il Cielo più brutto. Dalla sicurezza interiore che : Astra incinant, non necessitant.

Ed è quindi a questo che 0nAir dedicherà i propri nuovi viaggi esplorativi. Sempre con un occhio privilegiato al mondo della Cannabis, ovviamente una volta ricaricate a puntino le batterie, vogliamo aprire un discorso su tutto quello che può essere inerente al tema di una Umanità Consapevole in Evoluzione Permanente……

 

Rimanete collegati, e abbiate cura della vostra Felicità.

Vi faremo sapere.

Contro ogni Angoscia Imposta, Contro l’Oppressione di Regime, Contro il Terrore Indotto>*

Continueremo a lavorare il nostro terreno, trasformando in medicina ogni veleno >*

0nAir says: “ L’8 e non mi fermo !!”

La Migliore arma contro rabbia, disperazione, infelicità & rancore:

FELICITÀ / Amazing Grace
Il Nuovo 0nAir Numero 8 >* Liberi di essere sé stessi ,
Consapevoli del Piacere di Esserlo>* Sulle cose che contano, sui Diritti che appartengono a Tutti, Non Indietreggiamo di ☝️ un Millimetro.

THC LIBERO
Integratore Naturale Essenziale
per il Benessere Cellulare>* AUTOCOLTIVAZIONE NON È REATO

In contatto diretto con il tuo desiderio/

Se levi la paura, c’è la Vittoria >•

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